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rimuovere tatuaggio: braccio

Rimuovere i tatuaggi con le tecniche laser: le tecnologie e le fasi del trattamento

La pelle che vogliamo e la rimozione dei tattoo

Rimuovere i tatuaggi sul proprio corpo significa sottoporsi a trattamenti di medicina estetica per riportare la pelle al suo stato naturale. In questo breve articolo, vogliamo entrare nel merito delle tecnologie laser e delle sedute richieste per ottenere un risultato valido.

 

Quali sono le tecniche di rimozione del tatuaggio?

Le soluzioni per rimuovere le tracce d’inchiostro nell’epidermide esistono da diversi decenni. Qui ci dedicheremo diffusamente alle due tecniche laser attualmente più diffuse (Q-switched e Picosecondi) ma, per completezza, vogliamo elencare alcune procedure alternative.

  • Tecnica laser CO2: antenato dei laser Q-switched e a Picosecondi con limiti in termini di cicatrizzazione e di risultato finale.
  • Tecnica TES: tecnologia innovativa che agisce stimolando una reazione infiammatoria volta a eliminare i residui d’inchiostro; non si conoscono tutte le conseguenze.
  • Dermoabrasione: abrasione della cute con soluzioni chimiche e meccaniche che può provocare ustioni e discromie; oggi poco utilizzata.
  • Tecnica chirurgica: rimozione chirurgica del tatuaggio con innesto di un nuovo strato di epidermide; tecnica molto invasiva e, per questo, desueta.

 

Laser pico macchie | Native Medica

 

 

Quali sono le tecniche laser più comuni e quali vantaggi comportano?

Una delle tecnologie laser più utilizzate nella rimozione dei tattoo è, sicuramente, la Q-switched. La logica di questo trattamento è quello di frammentare il pigmento tramite un fascio laser sintonizzato su diverse lunghezze d’onda. Una volta terminate le sedute, le cellule del nostro corpo provvederanno ad assimilare le molecole di inchiostro trattato. L’evoluzione delle macchine Q-switched sono quelle Picosecondi. Il funzionamento è simile e la potenza erogata anche, ma la velocità del fascio è 1000 volte superiore e, dunque, il tempo del trattamento più rapido. Inoltre, dal momento che l’epidermide sarà sottoposto all’irradiazione per tempi ridotti, il processo di guarigione è più veloce.

 

Cosa viene valutato durante la prima visita dermatologica?

Rimuovere i tatuaggi è una procedura di medicina estetica a tutti gli effetti. Dunque, è indispensabile seguire una prassi clinica precisa. Il percorso inizia con una visita dermatologica volta ad analizzare il tattoo e le caratteristiche dei tessuti. Il tipo di inchiostro usato, la sua qualità, la profondità a cui è arrivato, il tipo di pelle, le eventuali allergie e la capacità di guarigione sono fattori determinanti per definire le fasi e gli strumenti utilizzati nel trattamento. Durante questo primo controllo sarai informato, altresì, sui rischi e sul risultato approssimativo che sarà ottenuto onde evitare delusioni a cose fatte.

 

Come viene svolto trattamento dei tattoo con laser?

Le sedute di rimozione dei tattoo con tecnologie laser durano pochi minuti e, in genere, non sono dolorose. È possibile avvertire una sensazione di fastidio che è comunque minore e più breve di quella avvertita durante la realizzazione del tatuaggio stesso. Il numero di sessioni dipende dalla tecnica utilizzata, dalla grandezza dell’area da trattare e dai dettagli specifici del tatuaggio già citati (tipo di inchiostro, profondità, ecc.). Di solito, occorrono dalle 4 alle 10 sedute (da distanziare di un paio di mesi). Chiaramente, per apprezzare il miglior risultato del trattamento bisogna attendere che l’organismo smaltisca l’inchiostro. Il tempo va dai 12 ai 18 mesi.

 

Per maggiori dettagli su come rimuovere i tatuaggi, contatta il nostro staff

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